Esperienza di una mamma Skype in visita expat per un mese
Oggi vi lascio con un post un po’ speciale le riflessioni della mia mamma (mamma Skype, come si definisce ormai lei) expat anche lei per un mese.
Vorrei poterci ritornare… e in questo “incipit” potreste trovare il “sunto” del “Graziella pensiero”. Non è così. Ho iniziato dalla fine, da quello che poteva essere l’epilogo, la chiusa di un raccontino di come ho passato i giorni del soggiorno in Texas, invece è l’inizio di un nuovo progetto di viaggio (almeno spero). Perché l’America ti ubriaca. È come bere una “tequila” a digiuno: inevitabilmente sei stordito e ci vuole tempo per smaltire la sbornia.
Certo io non ho visto l’America. Ho visto quella piccola parte del Texas dove abitano i nostri più forti e profondi affetti: Valentina, Luca e Birillo … che immagino tutti conoscerete ormai…
La sorpresa e lo stupore di trovare un’area così verdeggiante, così boschiva mi fa essere ripetitiva ma, voglio che il mio interlocutore capisca bene: questa parte del Texas è verdissima! Al di fuori e al di là dell’immaginario collettivo.
Nel nascere della primavera ho visto cromatismi indimenticabili, sfumature di verde mai incontrate prima: non credo ci sia pittore, anche provetto, in grado di riprodurle.
Perché, secondo me, è tutto “oltre”, quel di più che solo la natura immensa ti può donare. Cieli infiniti, tramonti mozzafiato, strade smisurate, arcobaleni colossali… e anche “supermercati” sconfinati!
E’ vero non ci sono marciapiedi nè portici, quindi non si fa la passeggiata tipica italiana, ma c’è il mitico Starbucks dove si possono trascorrere ore in compagnia, in spensierata convivialità. Paese che vai abitudini che trovi… (che frase!!!!!). Io “turista privilegiata” ho cercato di vedere e conoscere e adattarmi. Portando, però, un po’ di italianità nel cibo cucinato in casa. E pazienza se comprando una birra o del vino devi uscire da una porta laterale del supermercato… mah!!!
Ho visitato il TJC frequentato da Valentina e mi è sembrato di essere in Inghilterra. Infatti ho fotografato scoiattoli, piante secolari, viali.
Ci sono quartieri a Tyler fiabeschi, laghi da farti pensare di essere in Trentino o in Svizzera, parchi, campi da golf. Paesaggi di una dolcezza struggente, prati color indaco o rosa scuro tendente al rosso, pascoli mozzafiato.
Ho visitato i firefighters che emozione!!! I gloriosi eroi americani…
Ho visitato a Dallas il memorial Kennedy e mi è venuto un groppo in gola.
Siamo andati al centro dei crocodiles e degli snakes: Luca si è fatto un “bracciale” con uno di questi: oooohhhh, miodio, che coraggioso!!!
Ho avuto “incontri ravvicinati” con animali insoliti al parco zoo safari.
Ho visto a Canton il più grande mercato di “brocante” che qualsivoglia persona possa immaginare.
Ecco l’America degli “estremi”, degli “straordinari”, degli “enormi”…
ma, dove è stato possibile, ho sempre fatto sapere (tramite Valentina, perché io non caccio fuori nemmeno una parola d’inglese) che sono italiana: orgogliosa e fiera di esserlo. Per cui spero che anche voi, mie care expat, lo siate.
Mi sono divertita un “sacco” a fare shopping con mia figlia, proprio io che quando entro in un Centro Commerciale in Italia ne esco con l’orticaria….
Ci sono aspetti che ho volutamente tralasciato perché sarebbe lungo e divagante affrontarli.
Ho trascurato senz’altro qualcosa, altro ho di certo dimenticato: ma ci sono circa 2200 (sic!) foto a raccontare di questo soggiorno. E poi non vorrei avere la “reprimenda” dalla Redazione che mi ha sollecitata ad essere concisa…. eeehhh???
Adesso rientro nel ruolo di mamma Skype … e guardo l’orologio… e conto le ore … però vorrei rivolgere un invito, se possibile, ad altre mamme, papà, nonni, ecc. di ogni grado di parentela e senza limite generazionale a scrivere… sarà un piacere leggere e partecipare e condividere: g r a z i e
Graziella mamma di Valentina (… con papà: che ha condiviso e approva)
scappata la lacrimuccia… MAMMA FANTASTICA!
É vero ma non diciamoglielo troppo che poi si monta la testa 🙂
anche a me…. Spero solo che papa’ si decida a voler salire su un aereo, perche’ mamma ci salirebbe anche domani, solo che le sembra di fare un dispetto a papa’, dopo 50 anni insieme! Nel frattempo mi godo la tua, Vale, se non ti dispiace 😉
Un abbraccio da Reno, ad entrambe!
Lorena
Noi papá abbiamo risolto con la pastiglietta di xanax pre imbarco 😀
Che dolce la tua mamma Vavi! Si è lasciata affascinare e hanno goduto del meglio!! Poi chissà la felicità di averti tutta per loro per un mese!! 🙂
🙂
Grande mamma-skype.
Viva le mamme che condividono le loro sensazioni.
Peccato che qualcuno le abbia chiesto di essere concisa … avrei continuato volentieri a leggere: posso proporre una seconda puntata?
Ma no é vero che le ho detto di essere concisa 😀 giro la richiesta vediamo se ci ha preso gusto 😉
mi sono commossa…..sia perchè ha scritto e per quello che trapela….grande mamma….ma visto come sei tu non mi stupisce!
bello davvero
Bello signora Graziella!!!!!
che brava mamma Graziella!
brava che e’ salita sull’aereo e brava che ci ha scritto questo bellissimo post!
direi… miglior mamma di expat dell’anno, che sia di esempio per le altre 🙂
Anche a me è scappata la lacrimuccia!!!
Fantastica e dolcissima la tua mamma.
un abbraccio a mmma Graziella
Bellissimo questo post da parte di mamma Graziella. Immagino non sia facile stare a così tanta distanza dai genitori.
bellissimo post! I miei genitori sono venuti a trovarmi la scorsa estate ed oltre ad essere un’ottima occasione per visitare posti nuovi ho anche potuto rivedere i luoghi dove abito con occhi diversi.. quindi, decisamente, viva la mamma (ed il papa’!)
Beh cosa dire, lacrimucce tante,
Si ma di gioia perché questa mamma e questo papa sono dei grandi, diversamente la loro “bimba” non sarebbe cresciuta cosi bene e poco importa se è lontana, loro hanno trovato la “via” giusta!
Grazie 🙂 vero sono grandi 🙂
Ma che bell’articolo!
è stato proprio piacevole leggerlo 🙂
🙂
Che mamma!
E lo so sono fortuna, ma non glielo dico troppo spesso se no si monta la testa eheheh 😀
Articolo molto toccante, davvero!
🙂
Bel racconto della tua mamma
🙂
Mi sono commossa, ok, lo ammetto. Penso che questo articolo sia uno dei più dolci e teneri che io abbia mai letto. Ho sorriso al pensiero della tua mamma e del tuo babbo in visita, è stato molto bello. Ripenso ai miei genitori che sono venuti a trovarmi in Australia, ai loro occhi grandi di fronte a tutte quelle novità, al cercare di trascorrere ogni minuto con me nonostante la stanchezza del jet lag. Quest’anno non credo che riusciranno a venire in Nuova Zelanda (che è VERAMENTE lontana), ma sono contenta lo stesso!
Fai i complimenti alla tua mamma, e grazie!!
Grazie 🙂 e sí sono state settimane speciali e che porterò sempre nel cuore anche perchè sono state le ultime che ho potuto passare fisicamente con papà. Mamma è tornata anche lo scorso anno per le feste, quest’ anno invece faccio la traversata 😀
Anche i tuoi genitori però veramente intrepidi e sí se io sono lontana tu lontanissima!
Emozionante!
Le mamme di expat hanno una marcia in più…
Un abbraccio signora Graziella,
Rita