My Culture Shock in USA

Una cosa che capita spesso di fare tra expat e chiedersi: “Ma quali sono stati i tuoi Culture Shock quando sei arrivato?”. Spesso stupisce come ci siano cose in comune tra chi vive in paesi che possano sembrare molto diversi fra loro. Altre volte, invece, ci stupiamo di come in paesi che magari pensiamo simili all’Italia altrettanto possano generare la “botta” da culture shock.

Per questo motivo un aspetto, secondo me interessante, è ascoltare i culture shock di persone che vivono in US, ma che provenienti da altri paesi, con background culturali più o meno simili a quello italiano. Questo fine settimana mi sono divertita a leggere questo articolo trovato in rete.

Immigrants Explain What Shocked Them About American Culture

Sono stati toccati aspetti sia frivoli che fondamentali nella vita di una persona come libertà e rispetto. Onestamente a me ha fatto molto sorridere la testimonianza francese che lamentava le lunghe attese alle poste.

Ricordo un giorno, qualche tempo fa, mentre ero all’ufficio postale e l’operatore si scusava per una piccola attesa. A me, invece come risposta, venne solo da ringraziarlo per il gran servizio che fanno qui con la posta: “Facciamo solo il nostro lavoro…” “Eh lo so ma sa da dove arrivo io…”

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5 culture shock

Cosí dopo aver letto l’articolo sono andata a ricercare i 5 culture shock che avevo scritto per le Amiche di Fuso.

Ve li riporto paro paro. Rileggendoli devo dire che talvolta “l’effetto sorpresa” é svanito, ma rimane sempre un fondo di stupore, ancora oggi dopo 3 anni.

  • Quanto le persone siano friendly. Qhe non vuol dire ovviamente che tutti vogliano esserti realmente amici, ma  la propria giornata e quella altrui è sicuramente migliore se ci si rivolge a vicenda con un sorriso.

  • Il rispetto degli altri e delle cose comuni. Gli US sono la terra delle libertà ma queste libertà personali non prescindono mai dal rispetto per gli altri. Il sentimento comune è che quello che appartiene a tutti deve essere rispettato come o più che fosse proprio.

  • I sacchetti di cereali. Non ero decisamente pronta a vedere al supermercato sacchetti di cereali delle stesse dimensioni o più  dei sacchetti di terriccio che compriamo per il giardino.

  • Le attività al campus del college. La banda che accompagna la squadra di football che parte per la trasferta; le cheerleader (o meglio qui il drill team) che si esibisce in mezzo al prato del campus; l’elezione del re e della reginetta. Tutte cose che a 15 anni pensavo avrei visto solo in film e telefilm.

  • La dimensione del cielo. “Everything is bigger in Texas” – Tutto é grande in Texas, ma nulla quanto il suo cielo.