Iniziare a lavorare presto in USA è una cosa molto comune, tantissimi teen-ager hanno un lavoro dopo la scuola o nei week-end. Spesso anche i bambini imparano fin da piccoli a lavorare per “guadagnarsi” le cose che desiderano o per raggiungere gli obiettivi che si fissano. È un aspetto profondamente radicato nella cultura americana.
Qualche giorno fa una mamma italiana qui in USA ha raccontato come il figlio adolescente mentre rientrava a casa con gli “attrezzi del suo lavoro”, un piccolo business di manutenzione dei prati, fosse stato avvicinato da una persona che pur non richiedendo i suoi servizi avrebbe voluto dargli una piccola ricompensa per premiare l’impegno a lavorare. Ora sebbene tutti si fosse concordi nel commentare che purtroppo di questi tempi di fronte ad un offerta di questo tipo non si può stare tranquilli, c’è stata però una grande differenza nella conclusione dei vari commenti. Le “mamme non americane” sono state categoriche nel pensare che non ci potesse comunque essere nulla di buono in tutto ciò, mentre per le “mamme americane” non si poteva comunque escludere a priori che si trattasse solo di un bel gesto perchè in fondo cosí inusuale.
Ora non pensiamo che sia all’ordine del giorno che qualcuno ti fermi per strada per darti del denaro e ricompensare senza ricevere un servizio, ma capita di sentire ragazzi giovani che magari ricevono tip molto generose perché qualche avventore premia il loro impegno, spesso quando i bambini provano a vendere qualcosa (tipo la classica bancarella della limonata) qualcuno paga più dei pochi centesimi o dollaro richiesti per supportare e spronare questi piccoli imprenditori in erba.
Purtroppo per molti adolescenti trovarsi un lavoro dopo la scuola non è una scelta, ma una necessità per poter supportare la propria famiglia, per pensare di potersi pagare gli studi e cosí via. Ma anche in molte famiglie dove questa non è una necessità, e anche in famiglie decisamente benestanti, i ragazzi sono comunque spronati a farlo. Sia per finanziare le cose importanti come pagarsi il college (o almeno contribuire nel farlo) che per le necessità più quotidiane come avere una macchina e mantenerne i vari costi.
Spesso si inizia prima ancora che nell’adolescenza come appunto con le bancarelle della limonata, qualche pomeriggio trascorso a fare da baby sitter.
Lo stesso avviene a scuola o quando fanno sport o altre attività. Famosi ad esempio sono i cookies delle girls scout che vendono per finanziare le attività dei vari gruppi, o verso la fine dell’estate si vedono spesso lavaggi auto improvvisati da squadre sportive per finanziare nuove divise o attrezzature in vista dei nuovi campionati. Spesso in distretti scolastici non troppo abbienti se si arriva a finali statali o regionali la squadra deve impegnarsi per trovare i finanziamenti per pagare la trasferta.
Spesso sento genitori italiani che quando sentono queste storie sono molto critici dicendo cose tipo “Lasciamoli essere ragazzi…”, “C’è tempo tutta la vita per lavorare…”. Devo dire che all’inizio anche a me pareva troppo eccessivo, e sicuramente alcuni genitori sono troppo assoluti nel pretendere dai figli che provvedano ad ogni cosa con il loro lavoro, ma devo dire che apprezzo sempre più questo aspetto.
Prepara i giovani ad essere indipendenti (oltre che iniziare a dargli anche i mezzi per guadagnare questa indipendenza), permette spesso ai ragazzi ai cui viene chiesto di comportarsi da adulti di sentirsi “più alla pari” perchè essere responsabili e provvedere a sè da anche un potere di autonomia maggiore. Ma una delle cose che penso siano più importanti è il rispetto. Vedono che sono presi sul serio, che il loro lavoro viene apprezzato e valutato.
Questo penso che sia un aspetto molto importante non importa quanti anni hai, ma se lavori e ti impegni il tuo impegno è preso seriamente, tanto che ogni tanto ci sono anche storie di imprenditori veramente giovanissimi che riescono a creare un vero e proprio business ( alcuni sono arrivati addirittura a presentare i loro progetti a shark tank – trasmissione dove imprenditori cercano business partner pronti ad investire sulle loro idee e progetti). Questo è importante perchè sprona i giovani a investire su loro stessi, sulle loro idee e progetti e questo porta sempre linfa nuova a tutta la società. Spesso mi chiedono se secondo me il sogno americano è ancora vivo e secondo me sì, forse cambiato rispetto ad anni fa, ma sì è ancora vivo anche per queste opportunità.
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