2 anni da expat e sono volati. Se me lo avessero detto prima non ci avrei mai creduto, l’ho detto e scritto più e più volte che ho sempre pensato che soprattutto all’inizio sarei sempre stata malata di homesickness e invece le giornate (a parte queste ultime settimane con le incombenti preoccupazioni che arrivano da oltre oceano) scorrono veloci e serene. Alle volte anche troppo veloci. Mi sembra ieri che ero terrorizzata all’idea del mio promo giorno di lezione e ora ho giá iniziato il mio quarto semestre. Certo la mancanza degli affetti si sente ogni giorno, ma é un sentimento che convive con la gioia e la serenità di ogni giorno.
Da un lato sembra ieri che sia partita e dall’altro mi pare impossibile che così tante cose siano successe in solo due anni. Beh trasferirsi dall’altro capo del mondo di sicuro non é un cambiamento da poco, ma quello a cui mi riferisco non sono cambiamenti così grandi, così evidenti, ma tante piccole cose che riempiono le mie giornate. Molti pensano che la vita da expat sia come una lunga vacanza un po’ hanno ragione e un po’ hanno torto. Anzi hanno torto nell’intedere la vacanza come la intendono loro, cioè stare in panzolle tutto il giorno e senza pensieri. Pensieri ce ne sono tanti, alle volte più di quando si sta a casa, perché i problemi di tutti i giorni, le piccole noie quotidiane (quando si é fortunati e non si aggiungono altri grossi problemi ) non importa a che latitudine o longitudine vivi ma ci sono sempre, anzi spesso a queste si aggiungono le preoccupazioni per chi é lontano. Ma un po’ peró hanno ragione la mente si sente più libera e soprattutto inebriata dalle novità che ti circondano. Se da un lato é destabilizzante sapere che le certezze, anche delle più piccole quotidiane, non sempre sono più valide, d’altro canto é inebriante, soprattutto per una curiosa come me, avere un mondo tutto nuovo da scoprire.
Infatti dicevo le giornate di solito scorrono via veloci così veloci che fino a qualche settimana fa non avevo neanche realmente realizzato da quanto tempo mancavo da casa. Verso novembre dopo aver chiuso una videochiamata su skype con una persona cara mi sono detta che mi pareva invecchiata, non una cosa eccezionale ma insomma si vedeva qualche segno del tempo in più rispetto all’ultima volta che l’avevo vista. Poi ho fatto mente locale che era dalle vacanze di Natale che non la vedevo e che praticamente era passato un anno. Un anno! Ogni giorno sento la mancanza delle persone care e sono nel mio cuore con me ogni giorno e vorrei avere la possibilità o di averle spesso qui con me o poter andare io a fare visita. Ma ecco a fare visita. Proprio in queste ultime settimane, in cui per tanti motivi non avrei voluto essere così lontana, ho realizzato, peró, ogni giorno di più che , almeno in questa fase della mia vita é qui che voglio vivere. Giá a marzo lo scorso anno mia mamma mi aveva detto “Sono contenta, sei felice, qui hai trovato la tua dimensione”. Come al solito, anche se costa ammetterlo, le mamme hanno sempre ragione.
É un sentimento strano perché sai cosa vuoi, sai dove vuoi essere, ma una piccola parte di te si sente anche un po’ in colpa perché pensi che sia un po’ fare un torto alle persone che sono lontane. Poi ieri ho letto il post della mia amica Renata e parola dopo parola pensavo che avrei potuto scriverlo io quel post, proprio in questi giorni, e infatti ne avevamo anche parlato insieme qualche giorno prima. Leggere le sue parole é stato in qualche modo un sollievo, il sollievo di sapere che non sei il solo a provare certe sensazioni.
Ti capisco sai Vale non vivo all’estero ma sentire i racconti di Mauro che adesso è in un altro paese anche se provisorio ,e leggere il tuo post capisco che è vero ogni persona a la sua dimensinine nel mondo dobbiamo solo trovarla ,la mia non è qui …ma non ho la fortuna di poterla trovare purtroppo speriamo che prima o poi possa trovare anche io la mia serenità… Un abbraccio
Vero sai che tifo per te, per voi e spero che i tuoi sogni si realizzino presto!
Può darsi che sia fattibile .. ma pr ora incrociamo le dita 😀
Tanti auguri per questo expat-compleanno!
Dopo due anni qual è il posto che chiami “casa”?
Una domanda più facile? Beh la casa dei miei dove sono cresciuta e sempre vissuta sarà sempre casa nel mio cuore, ma quello penso a prescindere da quanti chilometri ci abbia messo o ci metterò in mezzo in futuro. Proprio ieri ne parlavo con mio marito e credo che ora per me casa sia qui, almeno in questa fase della mia vita.
Vivere lontano dagli affetti non è mai facile, ci sono momenti in cui ti senti inutile senza di loro, ti senti in colpa per non averli vicino e per non poterli aiutare fisicamente ma questo non ci deve fermare. Credo che le persone che ci vogliono veramente bene siano più contente a vederci felici e realizzate piuttosto che averci accanto tristi.
Buon doppio compleanno al tuo espatrio!!!
un abbraccio
Grazie Dru per le tue parole, non sai quanto servano in queste giornate. Razionalmente lo so e me lo dicono anche nel caso lo dimenticassi, ma in certe giornate tenerlo a mente non é facile.
Tu sei bravissima ! Davvero .,. Ti stimo molto ! Secondo me riesci ad essere vicina più di quanto immagini ! L’hai fatto con me persona estranea ! Ancora mi ricordo la tua cartolina solo dirci brave. Per non parlare di tutto il resto ! La maturità e l’equilibrio che hai dimostrato in questo ultimo periodo . So che i tuoi sanno quanto hai sofferto ma so che hanno pure sentito tutto il tuo affetto ! Un abbraccio
complimenti sei davvero brava coraggio , ciao .
Stanotte ho sognato che mio papà stava male… ecco, i sensi di colpa che mi avvolgono anche di notte.
Anche io mi sono trovata a vivere lontana dall’Italia per due mesi, precisamente in Cile e due mesi mi sono sembrati due secoli, avevo veramente tanta nostalgia di casa mia, delle persone che amo, della semplice quotidianità che vivo nel mio paese, mi sono ritrovata a dare importanza a momenti che mi apparivano insignificanti, come uscire di casa e prendere il caffè al solito bar…avevo nostalgia di tutto…però bella esperienza…ti capisco…abbraccio
Complimenti!
Anche mia figlia vive lontano da 5 anni. Torna, in genere per eventi tristi, o una volta l’anno, le parlo collegandomi con skype. Spero che sia felice e serena. Così spero che tutte le persone che fanno questa scelta siano felici e serene.la vita è una sola e bisogna viverla al meglio. Auguri!
La tua decisione è stata sicuramente tanto valutata con i vari pro e contro ma leggere che hai trovato la tua dimensione è la cosa più bella, sei serena, affetti a parte.
Spero di abbracciarti presto quando verrai in Italia, anche solo 5 lunghissimi minuti.
Barbara
Mi sa che ci vuole ancora un po’ ma sicuro ci vediamo quando vengo. Grazie per le tue parole 🙂