Se vai a vivere in un altro Paese uno dei problemi maggiori é che non si conoscono quelle piccole consuetudini/abitudini quotidiane che tutti i nativi conoscono e che nessuno ti spiega. Ci sono, però, abitudini quotidiane a cui ci si abitua in fretta (anche perché diciamolo spesso sono molto comode) e velocemente entrano a far parte delle tue giornate. Quando si torna, anche solo per una vacanza, é necessario riabituarsi e adattarsi alle abitudini di una vita…fa. Ma non te lo ricordi mica sempre.
10 COSE CHE POTREBBERO CAPITARE ANCHE A VOI QUANDO TORNATE A CASA
- Ricordarsi di avere sempre un po’ di contante dietro. Mica pagare al bar sotto casa cappuccio e brioche con il bancomat o la carta di credito.
- Non troverai da mangiare a qualsiasi ora di qualsiasi giorno. Se a Santo Stefano ti trovi fuori all’ora di pranzo hai due opzioni. O spendi un capitale in un ristorante figherrimo o vai all’autogrill in tangenziale. Qui troverai il barista che ti fará pesare il fatto che tu sia lì quando lui deve lavorare in un giorno di festa.
- Se devi andare al bancomat a prelevare e in posta, probabilmente farai la fila in entrambi i posti. Di sicuro dovrai discutere con qualcuno.
- Le commesse e le cassiere ti grugniranno un saluto forzato.
- Tieni un euro a portata di mano se all’aereporto vuoi il carrellino, se al supermercato vuoi il carrello… Appena arrivi alla cassa sbrigati a imbustare. Nessuno lo fará per te e quelli dietro ti faranno passare le feste con il cag8 se gli fai perdere troppo tempo. Se vai alla coop ti imbusteranno la spesa, ma troverai la frutta nelle stessa busta del detersivo per i piatti.
- Se hai un appuntamento probabilmente arriverai con un ritardo che va dai 10 ai 30 minuti. Ti sei dimenticato che devi considerare anche il tempo per cercare parcheggio.
- Alla guida devi ricordarti che la precedenza é data dalle consuetudini. Agli stop si passa in ordine di grandezza mica in ordine di precedenza.
- Devi ricordarti che anche per andare a fare la spesa devi sistemarti benino. Al PAM si va con la Louis Vuitton, magari vera come una banconota da 1€, ma l’importante é che tutti pensino che tu abbia la borsa strafiga.
- Se riparti il 4 gennaio ti perdi i saldi perché qui le offerte le fanno solo in giorni prestabiliti.
- In pizzeria forse morirai di sete centellinandoti il tuo bicchiere di coca-cola. Se bevi al ritmo consentito dal free refill pizza e bibita ti saranno costate come una dozzina di ostriche fresche appena arrivate dalla Normandia.E voi cosa vi dovete ricordare al rientro?
BONUS
Ricordarsi di non parlare ad alta voce, perché chi ti circonda puó capire tutte le vaccate che vengono dette.
Ahahahahahha! Le sto registrando anche io e al rientro faró un bel post…!
Allora aspetto anche le tue 😉
Io ricordo qs estate le difficoltà di connessione , tutti che urlano nei negozi, pochissima tolleranza per i nanetti ma qs a Milano, avere fame alle 19 ma dover mangiare 21.30.
Beh trovare uan connessione wifi free é miracoloso
http://mammeneldeserto.blogspot.com/2013/07/quanto-ci-manca-il-kuwait.html
noi avevamo scritto qs post a luglio….
Ahahahaaahaah io meglio che mi cucio la bocca ahaahhaahaha
🙂
la 5 e la 6!!! :/
e io odio arrivare tardi, ma che devo anche cercare parcheggio me lo dimentico sia quando si va da qualche parte che quando si torna a casa
Grande Vale!! Ci stavo pensando proprio anch’io … anche se lo leggo solo ora! 😉
😀 a chi salta all’occhio a chi un’altra ma penso siano pensieri inevitabili
Ti leggo per la prima volta…
Come é vero! 😀
Le vaccate sarebbe meglio non dirle neanche all’estero… c’e’ sempre un italiano pronto ad ascoltarti. 😀
Ma come resistere?!
Grande Vale mi hai fatto morire dal ridere ma purtroppo qua amare verità… sempre più convinta del passo che vogliamo fare se troviamo chi ce lo fa fare 🙂
è sempre un piacere leggere il tuo blog 😀
Si, leggiamo anche queste in radio. Dai…facciamo una bella catena anche in radio su http://litaliachiamo.wordpress.com Mandami tuo contatto skype su emanuele.capoano se vuoi far parte della scaletta. Grazie.
Quoto tutto! Specie il non parlare della gente ad alta voce perche’ capiscono 🙂
Io pagherei tutto col bancomat, troppo comodo!
Infatti è comodissimo 😀
Concordo con tutto cio` che hai detto, ma in una citta` piccola come la mia dove a piedi vai dappertutto, quello che noto invece e` il numero delle cose che riesco a fare in poco tempo, mentre qui devo fare una cosa al giorno per le distanze. La cosa che invece ha stupito di piu` mia mamma quando e` venuta qui l’ultima volta e` che per andare a fare la spesa dobbiamo prendere l’autostrada, la cosa l’ha sconvolta!!!( ne abbiamo anche di vicini, ma quello e` il migliore sia per qualita` che per prezzi , allora si va la`)
Ahahah, mi sono proprio divertita a leggere questo post! Anche solo dopo un anno all’estero tante delle abitudini che citi si fa fatica a riprenderle…è divertente, però, dai! 🙂
Io tempo fa scrissi un post un po’ diverso ma comunque sullo stesso tema…se ti va dagli un’occhiata! 🙂 http://illbrightback.com/tornata-casa-lista-semiseria-12-cose-che-accadono/
Hahahahaha! Quante verità in questo articolo!!! La mia mamma è inglese e spesso andiamo in visita! Di solito in Italia parliamo in inglese se non vogliamo farci capire.. peccato che questa abitudine non ci abbandona quando andiamo in Inghilterra (che figuracce)! La spesa imbustata al supermercato è il massimo! Mi ha fatto sorridere!!!
Mi hai fatto ridere parecchio a leggere questo post. I miei periodi all’estero non sono mai stati così lunghi da perdere l’abitudine a certe cattive abitudini… però pensandoci ti do ragione in pieno!
Ps. Per la questione parcheggio io in generale non ci penso mai quanto sia difficile in certi luoghi trovarne uno; però compenso col fatto che d’indole parto sempre con una buona mezz’ora di anticipo per andare ovunque. Ho sempre paura di far tardi 😉
E aggiungerei anche: fare lo switch e ricordarti di cambiare lingua.. Io appena tornata dalla Spagna, non mi ricordavo più l’italiano!
Ha! Potrei scrivere un post simile per quando torno in Polonia :-D. Tip0, l’espresso costa il doppio è fa pure pietà ;-). Hai ragione che alle cose buone uno si abitua in fretta!
Non ho mai vissuto da expat, ma concordo che molte di queste cose potrebbero capitare anche a me!
ahahah articolo troppo divertente. è stato piacevole leggerlo. 🙂