Ieri mentre attendevo l’inizio della lezione di storia sento chiamare il mio nome. Mi giro stupita (diciamo che la socializzazione al college potrebbe andare meglio) e vedo un mio compagno di corso farmisi incontro. In mano sventolava un Blue Book (o Grade Book) nuovo che voleva restituirmi dopo che mercoledì gliene avevo prestato uno per fare la learning experience di storia (per il prof di storia non sono esami ma learning experience, ma di questo magari parliamo un’altra volta). Senza non avrebbe potuto fare il compito e quindi si sarebbe preso un bello zero. Nulla di eccezionale nel cedergliene uno solo che é stato fortunato lo avessi io, perché su 25 che siamo in classe nessun altro ne aveva, a quanto pare, uno di avanzo.
Mercoledí mi ha subito detto che mi avrebbe ripagato ieri a lezione o me ne avrebbe portato uno nuovo. Data l’esorbitante costo (45¢) gli ho detto che non ce ne era nessun bisogno e che ero felice di essergli stata utile. A quel punto per me la cosa era finita lí. Invece oggi mi ha riportato il famoso Blue Book nuovo e in più é stato così carino da portarmi anche un chocolate chips di Stabucks.
Ammetto che la cosa in sé ovviamente non é particolarmente eclatante parliamo di 5 fogli e un biscotto, ma l’ho trovato un gesto veramente gentile e io continuo a stupirmi della gentilezza più o meno spontanea che c’é qui. E da ieri mi sento un po’ in colpa perché neanche so il suo nome, devo fare attenzione la prossima volta che il prof fa l’appello.
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Blue Book |
Detto ció la domanda che sarebbe sorta spontanea anche a me fino a qualche settimana fa é “Ma cosa cavolo é sto benedetto Blue Book”? Beh nulla di speciale é un semplice quinterno con copertina che viene richiesto per consegnare i compiti svolti in classe. Esiste anche la sua versione ecologica (il Green Book). Rimane tutto più ordinato, sulla copertina sono riportati i dati dello studente e i riferimenti dei corsi.
Altro fedele compagno durante gli esami durante il semestre e per gli esami finali é il modulo Scantron. Ha più versioni, ma sostanzialmente funzionano tutte nella stessa maniera. Si tratta di moduli precompilati dove lo studente deve solo annerire la casella della risposta che ritiene corretta. I professori hanno poi a disposizione un’apparecchio che automaticamente vaglia le risposte sulle singole schede.
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Scantron |
Un metodo così anche se può sembrare meccanico ha diversi vantaggi il più pratico é che i compiti vengono corretti in pochissimo tempo. Questo insieme con il fatto che gli homework (i famigerati compiti a casa) spesso sono consegnati online e il sistema da subito un riscontro sulla valutazione comporta che gli insegnanti abbiano molto più tempo da dedicare agli studenti. Cioè il tempo dell’insegnante é investito nell’aiutarti se hai fatto male o non ha capito invece che nel capire se hai fatto bene o male.
L’altro vantaggio é dato sull’oggettività del giudizio, ma di questo ha già parlato di recente e meglio di come farei Lucy e quindi vi rimando al suo post sulla
neutralità nei college americani.
Pero’ e’ stato davvero gentile!
Bacio!
Sí davvero 🙂
Osservare chi fa un passo in piu’ verso gli altri genera sempre stupore, chissa’ perche’ 🙂
Giá dovrebbe essere la normalità ma alle volte é così rara che ci stupiamo
Bello il nuovo blog. Io sono sicura sarei sempre senza book. Brava Valentina
Grazie 😀 Se mi porti il biscotto te lo porto io 😉
Qui da noi niente blue book.. pero gli scantron si, quelli sono la gioia di ogni teaching assistant (ricordiamo che io non avevo capito che era uno scantron e pensavo di dovermi correggere 100 test a mano, invece poi in un momento di estasi ho appreso che una macchina l’avrebbe fatto per me!!!)