Ormai siamo rientrati da una settimana, settimana che avrebbe anche dovuto essere l’ultima di vacanza visto che domani ricominciano i corsi invece l’ho trascorsa per buona parte bloccata per il mal di schiena.
Questo 2013 appena trascorso é stato un anno molto particolare che mi ha visto rimbalzare da un continente all’altro un paio di volte, tenere sempre le valigie mezze fatte e ha comportato un numero considerevole di cambiamenti nella vita quotidiana.
Arrivare a casa, sabato scorso, ha avuto un sapore particolare: era la prima volta che tornare a casa significava rientrare in una casa diversa da quella dove sono cresciuta. Quando sono venuta qui a gennaio era tutto nuovo, non conoscevo nulla, le cose che avevo mandato con un paio di scatole sono arrivate dopo di me e quindi quando sono entrata nell’alloggio dove stava l’Ing. nei suoi anni solitari in Texas non ha scatenato forti emozioni “casalinghe”. Anche dopo che era trascorso qualche giorno, pur stando bene nel complesso dove risiedevamo, non ho mai iniziato a sentirlo veramente come casa, credo fosse dovuto un po’ al sapere che dopo 3 mesi sarei dovuta ripartire (e con la paura che non sarebbe arrivato lo student visa) e un po’ alla consapevolezza che li si sarebbe rimasti comunque poco visto che stavamo cercando casa.
Quando sono tornata ad agosto certo lo spirito era diverso (un vista student fino al 2018 e un I20 fino a maggio 2015 cambiano le prospettive), ma entrare nella nostra casa, la nostra prima vera casa, é stato un misto di emozione e curiositá, quello che si prova di fronte a qualcosa di nuovo. Negli ultimi giorni ad aprile avevo fatto in tempo giusto a dare una pulita e niente altro (sono stata anche graziata delle fatiche del trasloco) e quindi non avevo mai avuto modo di viverla.
Sabato, per la prima volta, é stato diverso, tornare ha significato rientrare nel luogo che ci accoglie ogni giorno, dove condividiamo la nostra vita e dove ci sono anche le nostre cose ad attenderci. Mancava solo Birillo, ma lunedí é tornato a casa anche lui cosí che la famiglia era di nuovo al completo.
Com’é stato? Emozionante, un sollievo dopo le fatiche del viaggio, ma soprattutto strano? Ho fatto “ahhhhhh” come recita la scritta sopra? Sí varcare la soglia é stata proprio una bella sensazione.
Peró “ahhhhh” l’ho anche un po’ fatto quando siamo arrivati a casa in Italia. Quindi? Quindi non lo so credo solo voglia dire che non sono piú solo di lá ma che inizio anche a sentire un po’ casa qui, almeno per quanto riguarda noi. O forse casa per noi e qui e gli affetti sono lá? Beh giorno dopo lo giorno lo scopriremo.
La cosa strana di queste due settimane e che in Italia mi sembra che siano volate, mentre una volta tornata qui mi é sembrato di essere stata via un secolo. Anche questo credo voglia dire qualcosa, ma non ho ancora deciso bene cosa.
Per me, tornare qui con la consapevolezza che resteremo altri 2 anni di certo ma forse di più, con la consapevolezza che mio figlio sicuramente inizierà la high school qui e poi si deciderà, con la consapevolezza che sì, là ho lasciato amici e persone care, ma che è qui che voglio instaurare qualcosa, è stato molto emozionante e mi ha un po’ sconquassata. E sono ancora frastornata da alcune emozioni.
Ti capisco benissimo, capisco esattamente ciò che provi. Non tormentarti: le risposte arriveranno quando e nel modo che meno ti aspetti!
Sí con queste consapevolezze cambiano le prospettive 🙂
beh dividersi tra torino e il texas non è proprio semplicissimo. Cmq in bocca al lupo per tutto e buon anno. Sono la tua follower 41. Se ti va di ricambiare ho anch io un piccolo blo e mi farebbe piacere passassi a trovarmi! Un abbraccio, Manuela
http://leavventurediunaviaggiatrice.blogspot.it/
Grazie 🙂 vengo subito a curiosare. Giá il titolo mi incuriosisce 🙂
le emozioni che ho provato quando siamo arrivati a houston sono più o meno le stesse descritte da te. poi man mano, giorno dopo giorno, trovando i miei punti di riferimento e cercando di stabilire una pseudo routine ho cominciato a sentirmi meno “turista” e più abitante abituale. oggi mi viene abbastanza naturale pensare al nostro appartamento come casa anche se i confronti con la vera casa italiana sono continui e credo che questo difficilmente cambierà….!
Ma turista non mi ci sono mai sentita 😉 solo che le sensazioni ogni volta che si va e si viene sono diverse e in evoluzione. La routine quotidiana si é ben rodata giá nelle prime settimane a febbraio scorso, é piú che altro una questione legata agli affetti direi
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Dopo due anni kuwait e’ casa! Anche se oggi ho visto le foto della mia amata casa milanese e mi è’ scoppiato il cuore. Per carattere non guardo mai indietro … Così come quel giorno in chiusi la casa di Milano e cercai di trattenere le lacrime. Qui tu e tuo marito stare diventando una famiglia ! E pian piano tutto diventerà chiaro .
Sí ci vuole solo un poco di tempo 🙂 ti capisco Mimma a me é preso male qnd mi sono chiusa la porta alle spalle della casa che affittava Luca, dove io non ho mai realmente vissuto: ma era la casa dove abbiamo dormito per la prima volta da marito e moglie, dove potevamo rifugiarci quando lui tornava dagli USA
si puo’ guardare il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: sentirsi sempre a casa, o non sentirsi mai a casa… ti auguro la prima!!! 🙂
Spero proprio sia cosí e credo che sarebbe una gran fortuna una volta metabolizzato il tutto
Vale, credo che sia un bene riuscire a sentirsi a casa in una nuova avventura … Anch’io sono in meditazione del post sul mio rientro. Il tempo che mi sto prendendo in realtà è per capire se questo macigno è solo jet lag o c’è dell’altro …
figurati che io ero pure distrutta dal mal di schiena 😀
Conosco bene quel sospiro “Ahhhhhh…” e devo dire che ultimamente è la Maison Jaune ad aggiudicarselo! Però il primo anno di permanenza negli States è stato all’insegna del dubbio: mi sono chiesta spesso dove fosse casa!
allora sono ancora nei tempi 😀
secondo me è bello sentirsi a casa sia qui in italia che in texas; trovarsi a proprio agio in entrambe le case è un ottimo traguardo.
spero però di poterti riabbracciare presto!!!!!!!
kissss
Anch’io <3
Io onestamente mi sento piu’ a casa qui che in Italia perche’ questo solo qui abbiamo una casa nostra, con le nostre foto, i nostri oggetti, la nostra vita di coppia. Son le persone che vorrei portare qui accidenti!!!
Sai che forse in 3 righe hai sintetizzato tutto il post?
gia’ il fatto che ti sei sentita felice al rientro e’ importante. e’ un buon segno 😉
🙂
Forse il significato gia’ lo conosci… 🙂 Chissa’!
Casa è dove hai ricordi che ti legano e qualcuno che ti vuole bene ad aspettarti.
E non è necessariamente un posto solo…
Piacere di conoscerti 🙂