Sono passate ormai tre settimane dall’elezione di Trump a 44esimo Presidente degli Stati Uniti. Ho aspettato volutamente un po’ prima di scrivere questo post. Le reazioni sono state molte e molto forti da ambo le parti. Con questo post non voglio parlare di muri, se Obamacare va bene cosí, deve essere cancellato o migliorato e via di seguito. In questo post volevo parlare di come mi hanno colpito le reazioni che ho visto nei miei contatti italiani e in generale sulla rete a seguito di  questa elezione.

Non sono d’ accordo con chi ha fatto affermazioni che in fondo chi è lontano non dovrebbe interessarsi delle elezioni americane. Piaccia o no è innegabile che la politica economica e non di questo paese ha ripercussioni ben piú vaste dei suoi confini. Penso sia un bene che le persone vogliano comprendere cosa accade qui. Mi rendo conto, però, che è veramente difficile da lontano avere il polso reale della situazione. Sia di cosa avviene, di cosa pensano le persone, ma anche comprendere appieno il background culturale e storico che crea determinate situazioni. Spesso è molto difficile anche per noi che viviamo qui, ma abbiamo di fondo una cultura differente.

Pur ritenendo giusto e doveroso questo interesse, mi ha colpito la portata di questa cosa. Mai nelle elezioni precedenti, vissute in Italia, ho visto tutto questo parlare, interessarsi e commentare un’elezione del presidente degli Stati Uniti. Forse la prima elezione di Obama, ma per gli evidenti risvolti storici più che per un interesse politico su quello che si sarebbe rivelata questa  presidenza.

Di questa elezione invece mi hanno colpito due cose la disinformazione e i punti su cui molti si sono focalizzati.

Partiamo dalla prima. Come dicevo mi rendo conto che “da lontano” è difficile avere una percezione precisa di cosa avviene. Spesso poi interviste e dibattiti non sono seguiti per intero e magari tradotti. Giá questo può creare dei problemi ovviamente. Quello che mi ha stupito sono state affermazioni che ho letto del tipo “Ma Trump è un bene finalmente dará la sanità pubblica”, “Finalmente Trump sará contro le lobby come quella delle armi”, “Trump caccia tutti gli immigrati” e via di seguito. Quando ho chiesto da dove avessero tratto  queste cavolate informazioni mi sono stati dati link a giornali italiani e mi sono “cadute le braccia”. Ora qui non è che si tratta di dare un’ informazione presentandola “essendo di parte”, qui si tratta proprio di informazioni errate. Volendo dare il beneficio del dubbio sulla’origine dell’errore mi chiedo come sia possibile che giornali a tiratura nazionale possano dare informazioni di questa qualità. A questo livello non penso sia giustificabile/accettabile neanche l’errore di traduzione. Ovvio che su questi presupposti, non avendo tutti la possibilità di risalire alle notizie originali, le persone formano la loro idea su basi completamente errate. Non importa quali idee e in favore o contro chi, ma sicuramente risultano alterate.

 

Elezione trump – Conseguenze “italiane”

Il secondo aspetto che mi ha colpito invece è stato sui punti della politica del presidente eletto che sembrano aver toccato maggiormente l’opinione pubblica italiana. Almeno per quello che ho potuto vedere leggendo le reazioni dei miei contatti, nei commenti ai siti di informazione e così via. I temi che maggiormente hanno colpito sono stati l’immigrazione, Obamacare e le armi. Mi ha colpito perché nei giorni precedenti pensavo che le reazioni più forti, in caso di una sua vittoria, sarebbero state riguardo la sua politica estera. Ho letto più preoccupazione qui per la reazione russa per dire che in Europa, o riguardo a un possibile aumento dell’ arrivo di profughi, del futuro della Nato. Penso che poco possa essere toccata la quotidianità di un italiano o di un europeo da quelle che saranno le politiche contro gli immigrati illegali; dal fatto che qui avremo più o meno agevolmente accesso alle assicurazioni mediche e via di seguito. Questo focalizzarsi su questioni “interne” e non su quelle che potrebbero avere veramente ripercussioni oltre oceano mi ha veramente stupito e devo ammettere anche incuriosito perché ho difficoltà a comprenderne le origini.

Mi pare però “sia tornata” la calma mentre qui da un lato il presidente eletto continua a delineare quella che sarà la sua squadra nel mentre che si prosegue al conteggio/riconteggio delle schede in attesa del voto dei grandi elettori il 19 di questo mese. Non credo che avremo grandi sorprese da queste fasi ma sicuro dall’ 8 novembre al 20 gennaio sará un lungo periodo di transizione, di sicuro fra i piú discussi.